HALLOWEEN SAMAHIN OGNISSANTI: IL CULTO DEI MORTI - TORTA VEGAN DI ZUCCA E CAROTE GLASSATA GLUTEN FREE!
Halloween, Ognissanti, El dia de los Muertos, Samahin: feste con nomi differenti ma una radice in comune, scopriamo qual'è!
Halloween è quanto rimane dell’antico Capodanno Celtico, Samhain o Samonion, ma in realtà non abbiamo bisogno di andare lontano, l’Italia vanta tradizioni millenarie legate al culto dei morti e tutte queste feste si svolgevano e si svolgono tutt'ora a cavallo tra il 31 ottobre e il 2 novembre.
Fin dal periodo pre-ellenico, con i misteri Elusini che celebravano il passaggio di Persefone dalla Terra agli Inferi, si pensava che Ottobre fosse un mese di "passaggio" delle anime e i confini fra il mondo dei vivi e quello dei morti si assottigliasse al punto che i defunti vagavano liberamente per campi e città.
I Celti festeggiavano proprio tra il 31 ottobre e il 2 novembre non solo il raccolto, ma il passaggio degli spirito della Natura sulla terra, offrendo loro ricchi banchetti e adornando gli altari con i frutti e i fiori di stagione... e la stessa usanza la ritroviamo in Messico nel Dia de los Muertos dove si costruiscono altari in casa, con immagini di familiari defunti ornati da fiori e frutti e tanti dolci per i bambini.
E i dolci sono protagonisti anche delle usanze italiane per la festa di Ognissanti e Il giorno dei Morti: in Sicilia ancora oggi si usa fare “u cannistru” (il canestro), pieno di biscotti tipici della festività e frutta in pasta di mandorle, che verranno regalati ai bambini dai loro "cari defunti". In Puglia e in Toscana, dopo la cena del 1 novembre si riapparecchia la tavola appositamente per i defunti mentre in Sardegna, non si sparecchia per consentire agli avi di rifocillarsi durante la notte. Da noi a Napoli, già dal dopoguerra, il 2 novembre i bambini travestiti da anime erranti, con maschere fatte di stracci, giravano per i loro quartieri trascinando un cartone a forma di bara, chiamato o tavutiello e raccoglievano nei grembiulini e nelle tasche frutta secca, uva passa e i Cicci Muorti : un dolce povero fatto di chicchi di grano cotti e dorati nel miele.
Ma oltre ai dolci non dimentichiamo l'ortaggio protagonista di questa festa: la zucca!
Per cui ho pensato di creare una buonissima e coloratissima
TORTA VEGAN DI ZUCCA E CAROTE GLASSATA AL CACAO AMARO ideale per queste festività.
INGREDIENTI
150 gr farina di riso
50 gr fecola
50 gr farina di pistacchio
2 carote medie grattugiate
150 gr zucca (meglio quelle dalla buccia arancione o quelle tipo "Napoli")
150 gr di zucchero integrale
150 gr di zucchero integrale
250 ml olio semi
2 cucchiaini di cannella
Scorza di 1 limone grattugiato
125 gr yogurt bianco vegetale al latte di cocco
Aceto di mele e bicarbonato q,b.
Glassa
220 gr zucchero a velo
220 gr zucchero a velo
30 gr cacao amaro in polvere
100 ml acqua
PREPARAZIONE
Il papel picado è letteralmente "foglio bucato", bastano dei fogli colorati di carta velina, dei disegni da copiare, forbici e taglierini... e avrete quello che potrà sembrare un centrino di carta, ma con i classici motivi tipici della festa messicana, ispiratevi a Frida Kahlo e al film Coco e riempite di colorati papeles appesi ad un filo tutta casa: dalla stanza dei bambini alla vostra ofrenda a los muertos , creando degli altarini colorati con candele fiori e foto dei vostri amati defunti da ricordare con amore durante le cene di questi giorni.
PREPARAZIONE
- Preparate in una tritatutto 2 carote di circa 200 gr e un pezzo di zucca da 150 gr e riducetele in sottilissimi pezzettini, oppure grattugiateli manualmente se preferite.
- In una ciotola unite farina riso, fecola, farina di pistacchi e zucchero e mescolate con il frullino a bassa velocità, aggiungete la cannella e la scorza di limone grattugiata
- Aumentando leggermente la velocità del frullino elettrico (o dell'impastatrice se preferite) aggiungete a filo l'olio mescolando e il vasetto di yogurt
- Quando l'impasto è bene amalgamato aggiungete il bicarbonato sciolto nell'aceto per la lievitazione: in una tazza versate un dito di aceto di mele e una punta di bicarbonato, girate, fate schiumare e unite al composto, poi incorporate le carote e la zucca e aumentate la velocità mescolando per almeno 5 minuti.
- Versate l'impasto in una teglia dal diametro di 28x23 cm, in forno preriscaldato a 180°, cuocete per 50 minuti attivando la modalità forno statico cottura da sotto, una volta passati 45 minuti controllate con la prova stecchino, se è asciutto la torta è cotta. Lasciatela raffreddare e preparate la glassa
- Miscelate in una ciotola lo zucchero a velo e il cacao amaro setacciati.
- In un pentolino fate bollire l'acqua.
- Aggiungete l’acqua bollente alla ciotola con cacao e zucchero e mescolate con un cucchiaio; quando il composto sarà cremoso e senza grumi la glassa è pronta per essere utilizzata per ricoprire la torta non più bollente.
- *Il Consiglio Delle Curandera*
Il papel picado è letteralmente "foglio bucato", bastano dei fogli colorati di carta velina, dei disegni da copiare, forbici e taglierini... e avrete quello che potrà sembrare un centrino di carta, ma con i classici motivi tipici della festa messicana, ispiratevi a Frida Kahlo e al film Coco e riempite di colorati papeles appesi ad un filo tutta casa: dalla stanza dei bambini alla vostra ofrenda a los muertos , creando degli altarini colorati con candele fiori e foto dei vostri amati defunti da ricordare con amore durante le cene di questi giorni.
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